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mercoledì 22 aprile 2020

Partenze



Il tema della partenza mi è molto caro, da un lato perché nel mio immaginario è strettamente legato alla ribellione e all'autoaffermazione. Decidere di partire, cambiare luogo, vita è, di per sé, un atto di enorme coraggio. Dall'altro perché, come tutti i momenti difficili, è persistente: rimane stabile e indelebile nella memoria di chi lo vive.
Nella mia mente conservo ancora impresse tutte le mie partenze. Ovviamente non parlo di quelle dei viaggi di piacere, ma degli allontanamenti che cambiano la vita. A volte li rivedo scorrere davanti agli occhi e, quasi, mi sembra di avvertirne ancora l'entusiasmo e l'apprensione.
I distacchi fanno parte dei ricordi definitivi.
I luoghi, invece, sono provvisori. Mi dispiace molto non avere avuto la cura di custodire le foto dei posti in cui ho vissuto. Per anni mi sono sempre detta: "tanto fotografo con la mente!", non avevo tutti i torti. Conservo ancora oggi alcune immagini nitide e meravigliose di posti che mi sono cari. Non nascondo però che, spesso, mi mancano gli strumenti per recuperarli o, semplicemente, per sollecitarli e, sicuramente, una fotografia mi sarebbe stata di grande aiuto. Con il passare degli anni mi accorgo che molte immagini diventano sempre più imprecise, vaghe, e non nascondo, che mi assale un senso di smarrimento all'idea di doverle vedere, un giorno, evaporare.


Poi ci sono le canzoni: coccole melodiche durante gli interminabili viaggi in treno, o in autobus.
Oggi cullano i ricordi più preziosi, accompagnati dalla voglia di accumularne ancora tanti altri.


La Crus - Ninna Nanna












5 commenti:

  1. Ciao! Io ho vissuto la partenza che cambia la vita quando lasciai il sud per trasferirmi in altra regione. Inventarsi una vita non è stato facile, noi "emigranti" abbiamo vissuto uno svantaggio notevole rispetto agli autoctoni.
    La nostalgia, la mancanza di amici, delle proprie vecchie abitudini, è stata durissima. Ci vuole molto tempo per risalire la china. Quando lo si riesce a fare, è una vittoria importante.

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  2. È proprio vero Luz. Anche io sono emigrata da un piccolo paesino dell'Appennino abruzzese verso la Lombardia e il Veneto. Capisco perfettamente lo stato d'animo che descrivi, soprattutto quando la partenza è legata a necessità pratiche. In questo post l'ho intesa sia in quel senso, sia come "avventura", dettata dalla curiosità e dalla volontà di mettersi alla prova. In entrambi i casi sono esperienze che cambiano profondamente. Grazie mille per questa tua testimonianza

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  3. Ciuao di partenze in vita mia ne ho fatte diverse e per varie destinazioni non solo in Italia ma tante volte all'estero. Esiste quel detto: "Solo chi parte sa cosa significa tornare" o qualcosa del genere.
    Un salutone e alla prossima

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  4. Ti ho inserito fra i blog che leggo.
    Ciao

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  5. Ciao accadebis! Anche io ho, tra i miei ricordi, le due partenze in Francia. Sono passi difficili all'inizio ma, una volta preso il via, niente è più uguale a prima. Grazie per la visita. A presto

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