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lunedì 11 maggio 2020

Sull'amaca di Moustaki



Saliamo oggi sull'amaca di Moustaki per un'allettante giornata di ozio descritta con grazia, ironia e semplicità dal cantautore. Un disco (Bobino 70) e una canzone (Dans mon hamac) che consiglio vivamente. 
Dans mon hamac- (Sulla mia amaca)- è un graziosissimo inno al dolce far niente, mai screditato ma esaltato come parte di uno stile di vita possibile e valido. Oziare è visto, dalla nostra società in affanno perenne, come un atteggiamento senza alcun valore, spesso accompagnato da un'accezione negativa, perché sinonimo di improduttività.
Personalmente credo che non ci sia nulla di più falso: dall'inattività e dalle pause meditative emergono le grandi idee. Cicerone diceva: "Non mi sembra un uomo libero quello che non ozia di tanto in tanto". 
Considero l'ozio una vocazione, un richiamo irrinunciabile della mia natura. 
Il tempo che dedico al "far niente" è un momento di abbandono esclusivo riservato ai miei pensieri e e alle mie idee in costante subbuglio, lo reputo un grande privilegio nonché un momento di libertà irrinunciabile.

Traduco alcuni passaggi della canzone che mi piacciono molto

D'ailleurs, à voir les autres faire,
Je sens bien que ça les détraque.
Moi, j'ai une santé de fer
Dans Mon Hamac.

Je n'ai pas froid, je n'ai pas chaud,
Je n'ai pas faim, je n'ai pas soif.
Le vent tendrement me décoiffe
Et vient me caresser la peau.

Oui, mais l'argent, faut pourtant l' trouver,
Mais j'ai plus d'un tour dans mon sac:
Je m'fais payer pour le brevet
De mon hamac.

TRADUZIONE


Del resto guardo gli altri affaccendarsi
E vedo come si consumano giorno dopo giorno.
Io ho una salute di ferro,
Qui, sulla mia amaca.

Non ho caldo né freddo,
Non ho fame e non ho sete,
Il vento dolcemente mi spettina
E viene ad accarezzarmi la pelle.

Visto che i soldi bisogna pur trovarli,
Ho pensato ad un'astuzia:
Mi farò pagare per il brevetto
Della mia amaca.




10 commenti:

  1. Moustaki è stato piuttosto famoso anche in Italia, tra la fine degli anni '60 e l'inizio dei '70. Cantava anche in italiano, se non ricordo male gli facevano anche l'imitazione

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  2. Veramente? Grazie per l'informazione, non lo sapevo, sono classe 78 e l'ho scoperto solo qualche anno fa. Andrò a guardare se trovo qualche imitazione

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    1. Forse per via dell'età (ho due anni più di te), neppure io lo conoscevo. Non posso che ringraziarti.
      Ah, l'amaca! Ad averne una e iniziare a dondolarsi con un libro tra le mani. Andrebbe bene anche in casa.

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    2. Ah, l'amaca! babalatalpa è come i libri... sta bene dappertutto. Anche io ho imparato tante cose grazie al tuo blog per cui il ringraziamento è reciproco. Grazie per la visita

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  3. Me lo ricordo bene quando venne in Italia a cantare. Lo avevo visto in televione ed era un bravo cantante con un suo stile e una voce particolare. Scrisse la celebre canzone "Milord" per Edith Piaf che poi fu cantata da Yves Montand, Milva e Dalida
    Bel post e un salutone

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  4. Anche a me piace molto il suo stile particolare, forse dovuto anche alla sua natura da métèque come dice in un'altra bellissima canzone. La sua Milord è una tra le mie canzoni preferite. Un grande interprete, non sapevo fosse così conosciuto anche in Italia. Grazie per la visita accadebis. A presto

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  5. Mi hai fatto venire in mente le nuvole che scorrevano, lungo la finestra, dalle forme più sorprendenti. A guardarle me bambina malata di morbillo, inflenza, pertosse... Ah, benedette malattie infatili, passeggere sì ( come le nuvole )... ma quanto tempo, intanto, per immaginare..

    p-s.
    Il sound della canzone è latino ( non a caso.. )
    :-)

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  6. Che bella immagine ! malattie a parte, ti vedo, bambina, mentre getti le basi del tuo animo ricco e sognatore. Hai arricchito con la fantasia anche la noia di quei momenti. Grazie

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  7. Ciao,ho un lontano ricordo di questo cantante,ha avuto una certs notorietà anche in Italia e condivido il pensiero che un poco di ozio non ha mai fatto male,perche il non far niente induce al pensare e il pensiero e sempre positivo escludendo il pensiero dei cretini che è sempre pericoloso.
    Ciao fulvio

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  8. Eh sì, infatti io non sono d'accordo sul fatto che "l'ozio è il padre dei vizi", piuttosto delle virtù! 😁 ma lì dipende anche da persona a persona. Ciao Fulvio

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