Mi sono sempre chiesta quale sia la giusta attitudine per stare al mondo: se essere una persona semplice e razionale, che si accontenta di affaccendarsi ogni giorno in mille cose pratiche, traendo da lì ragione della propria esistenza, o un essere sensibile, a sangue caldo, che dà un senso al suo stare al mondo solo scavando dentro le emozioni più profonde e annoiandosi a morte con tutto il resto.
Chissà se si sceglie o... semplicemente si è!
si è scegliendo (a volte)
RispondiEliminasi è venendo scelti - dal caso perlopiù - (quasi sempre)
Hai ragione Dario, purtroppo il caso gioca un ruolo troppo importante, ed è questo che disarma😏
RispondiEliminaTendo a pensarla, come probabilmente sai, come Einstein (che forse era, prima di dar ragione alla ragione, un cuore caldo ). Penso che i due aspetti siano compresenti in ognuno di noi e poi va proprio come dice Dario!
RispondiEliminaBuona serata, carissima!
:-)
Anche secondo me Einstein era un cuore caldo e condivido l'idea dei due aspetti compresenti, anche se... Non in egual misura. Quanto al caso... poco da aggiungere, è proprio così, dirige tutto🙄. Un caro saluto e grazie per la visita
RispondiEliminaD'istinto, m'è venuto un "si è, ovvio". Ma dopo un secondo si è insinuato il "certo che il Fato, talvolta...". Quindi ho letto il commento di Dario ed ho annuito.
RispondiEliminaPerò tu non puoi porre tali riflessioni in giornate in cui è complicato anche il solo trovare un senso a cose obiettivamente insensate.
Ti abbraccio.
Barbara
Hai ragione 😁, però sai... certe cose mi passano per la testa e poi... Tac ! Forse sono un po' complici delle mie riflessioni anche queste giornate particolari 😉. Ricambio l'abbraccio
RispondiEliminaMah...devo dire che ci sono delle volte che ho fatto scelte lasciandomi guidare dalle impressioni e da alcune pulsioni interiori (spesso nel lavoro, qualche volta nei rapporti più intimi) ma ormai lo vedo come un periodo lontano.
RispondiEliminaNegli ultimi dieci anni le cose sono cambiate. Cerco più la via di mezzo (quando è possibile) e lascio sempre, come dire, uno spiraglio per altre cose che magari al momento non riesco a vedere.
Chissà, forse perché sto superando i 60 anni? Non so, ma penso che l'età abbia comunque un suo peso.
Un salutone
Bentornato accadebis! credo anch'io che gli anni abbiano il loro peso. Spesso con la maturità si riescono a sfumare le pulsioni e ad agire in modo più razionale e meno istintivo, lo sto sperimentando sulla mia pelle. Ho 43 anni e ho ancora molto da imparare ma, pur non rinnegando le scelte fatte di pancia, spero, come hai fatto tu, di riuscire a raggiungere una più equilibrata via di mezzo. Grazie per la visita. A presto
RispondiEliminaCome va? Tornerai sul blog?
RispondiEliminaUn salutone
Ciao carissimo accadebis! Mi sono fatta travolgere dagli eventi della vita trascurando il blog. Io tutto ok. Tu come stai?
RispondiEliminaBene grazie e torna quando puoi, quando la situazione tornerà tranquilla e governabile
RispondiEliminaUn salutone
Passo per augurati una bella estate, ho chiuso il blog per ferie un salutone e alla prossima
RispondiEliminaGrazie mille per i tuoi passaggi, è sempre un piacere. Con un certo ritardo ti auguro buone cose
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